mercoledì 5 maggio 2010

Va tutto bene: hanno assicurato che pagheranno

Forse può sembrare strano che uno studente di scienze naturali non abbia nulla da dire sulla catastrofe al largo delle coste del Golfo del Messico, tuttavia la questione sta in altri termini. Il motivo per cui non ho scritto né detto nulla in questi giorni è che non ho parole né pensieri adeguati ad una situazione del genere. Capita spesso, di fronte ad eventi di questa portata. Ovviamente il peso di un determinato evento ha una forte componente soggettiva e non ho neanche intenzione di sfiorare questa questione: sarebbe un discorso molto lungo, un po' fuori tema e probabilmente ancora più inutile delle annotazioni che già sto facendo.
Quello che mi ha davvero colpito e spinto infine a scrivere queste brevi righe è che ogni qual volta ho letto e sentito aggiornamenti e notizie su questo grave avvenimento veniva detto, quasi sottolineato, che la compagnia petrolifera proprietaria della piattaforma affondata avrebbe ripagato i danni. Tutto a posto allora! Certo, è stato un grave incidente ma dato che qualcuno sborserà i soldi per le palette e i secchielli con cui verrà spazzato via il petrolio non c'è alcun problema! Per quel che riguarda i pesci... bé a quanto li fanno al mercato? Magari si potrebbe dare qualcosina di più per quelle specie che sono protette... Vediamo un po', nel caso si volesse pagare anche un piccolo indennizzo per quel che riguarda l'interruzione di qualche fantomatico equilibrio ambientale magari ci scappa anche lo sconticino! Ovviamente non possiamo dare i soldi alle bestie marine... né a quelle morte né a quelle vive... Magari si potrebbe istituire un parco marino con quei soldi, in quella zona dove l'ecosistema impiegherà decenni per guarire: tanto abbiamo altri posti dove scavare! Prendi l'Artico, ad esempio. Certo laggiù se caitasse qualcosa come nel golfo del Messico altro che settimane di lavoro per rimediare! Ma per allora avremo ammortizzato i costi...

Questa dannata logica che trasforma ogni cosa in denaro! Non esiste altro valore che quello economico, le cose non sono davvero importanti se non sono quotate in borsa. E ovviamente tutto ciò che ha valore si può comprare, tutto ciò che ha prezzo si può smerciare. La memoria poi non ci aiuta, dato che basta una data e un timbro su un foglio per poter passare oltre e chiudere qualunque questione.

Se ogni cosa ha un prezzo allora è inutile sperare di sradicare la povertà: il costo è troppo alto; è inutile invocare l'uguaglianza: nasci già con un valore in cifra scritto sul conto in banca dei tuoi genitori; è inutile inneggiare a dei diritti fondamentali: qualcuno li ha già comprati.

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